L’UOMO DAL CERVELLO D’ORO

 

REGIA E COREOGRAFIA ALESSIA GATTA

DRAMMATURGIA MARCO ANGELILLI
MUSICHE MOKADELIC
VISUAL ARTIST VIOLA PANTANO
DISEGNO LUCE DANIELE DAVINO

INTERPRETI [RITMI SOTTERANEI] CONTEMPORARY DANCE COMPANY

Danzatori Coccia Gioele, Dezio Anthony, Guidolin Vanessa, Dalla Vecchia Noemi, Jung Hea Min, Pantano Viola, Sabellico Giacomo, Colella Francesco, Cleri Alfredo
Attrice Ellero Carolina

UNA PRODUZIONE [MATRICE] N

“ore 9:56, 31 Luglio 1992, una giovane donna – anni 17 -, un’isola, il KSC, uno space shuttle: l’Atlantis , un uomo, lo spazio, un padre, un evento, il fumo improvviso,lo stupore negli occhi, il rumore assordante, le fiamme e il volo.” A.Gatta

“L’uomo dal cervello d’oro” nasce da un’esperienza personale della coreografa Alessia Gatta. Era il 31 Luglio 1992 quando diciassettenne, assisteva al lancio dello space shuttle Atlantis, presso il KSC (Cape Canaveral-USA). Il ricordo apre a delle domande che si traducono in partitura corporea e musicale: Come ci si prepara ad essere autori di uno spettacolo del genere? Quale l’aspettativa di chi si ritrova coinvolto in un momento così unico senza una particolare preparazione scientifica se non il desiderio giovanile di conoscere? Il confine tra scienza e meraviglia diventa una coreografia che esplora il tempo, la materia e lo spazio. Architettura rigorosa e circolazione sanguigna. La tessitura coreografica prende il via dal semplice movimento di alzare la testa e guardare in alto, per poi svilupparsi attorno alla drammaturgia testuale di Marco Angelilli. Quest’ultimo si è basato sulle poesie di Wisława Szymborska per fornire ai danzatori un terreno di sperimentazione gestuale e vocale. Il risultato è una danza che sonda distanze e punti di incontro tra spazio e tempo, suoni e gesti, persone e linguaggi. Lo spettacolo vanta infatti la collaborazione di diverse personalità artistiche:

Il light designer Daniele Davino cura un allestimento scenico che si fa portavoce della dimensione rarefatta e sospesa cui la partitura coreografica rimanda. Le ambientazioni musicali sono affidate alla navigata band “Mokadelic”, nota al grande pubblico per aver composto la colonna sonora della serie Sky “Gomorra” e del film “Sulla mia Pelle”. Per “l’Uomo del cervello d’oro” la band ha composto un tessuto sonoro animato da tinte post-rock, neo-psichedeliche e suggestioni ambient. Inoltre, l’artista visiva Viola Pantano ha realizzato una serie di opere fotografiche come progetto satellite allo spettacolo. Infine a suggellare la vocazione eclettica di quest’ultima produzione della [Ritmi Sotterranei] dance company è la presenza di danzatori internazionali (Italia, Francia e Corea).

Ci siamo domandati:
Come ci si prepara a un momento del genere?
Come si sarà preparato l’adulto ad essere uno degli autori e come si è preparata la ragazza ad essere spettatrice di questo evento?
Quali domande si erano posti prima, quali pensieri hanno avuto durante e quali risposte si sono dati dopo?
Quale può essere la condizione di chi studia, di chi conosce, di chi progetta e quale la condizione di chi si ritrova a vivere un momento così unico senza una particolare preparazione scientifica ma con la fantasia e il desiderio giovanile di conoscere?
Da queste domande sono nate delle immagini, dei percorsi e una linea di confine tra la scienza e la meraviglia.
E’ nata la voglia di esplorare le distanze e i punti di incontro tra una danza da laboratorio fatta di tempo, materia e spazio, di ragionamento e di rigore e una danza interna, organica, emotiva. Una danza che vuole essere architettura e una danza che vuole essere circolazione sanguigna.
Vogliamo partire da un movimento semplice: alzare la testa e guardare in alto. E da questa nuova prospettiva, tra il poco che sappiamo e il tantissimo che ignoriamo, vedere quali nuove domande possono nascere e abitare la mente e il corpo.
Chi è l’uomo dal cervello d’oro? Da quale bisogno nasce questa immagine? Viene, chissà da dove, in soccorso al nostro ragionamento o alla nostra fantasia? E’ un illuminato? E’ colui che sa, che conosce, che è consapevole?
O è un eroe di un fumetto per ragazzi? O forse il protagonista di un b-movie anni ’70, una specie di eroe schivo che, pur nella sua condizione di grande solitudine, vuole salvare il cosmo e chi lo abita?

 

Ne “L’uomo dal cervello d’oro” Alessia Gatta torna ad esaltare quella che è la sua ricerca coreografica raffinata e delicatamente semplice, astratta ma pur sempre definita.

La coreografia equivale al diagramma dello spazio usato per descrivere in maniera ideale le attività che vi si svolgono. In questo spettacolo Gatta conferma il suo inconfondibile stile contaminato ed eclettico, reso tale da una commistione di generi e stili. L’energia delle danze urbane mescolata alle tecniche della danza contemporanea.

E’ risaputo che il cervello è una macchina meravigliosa e se c’è qualcosa che può superarla di sicuro risiede nell’insieme di più cervelli. Con questo presupposto Alessia Gatta si avvale ancora una volta della collaborazione di grandi artisti. Partendo dai danzatori, che con i loro corpi racconteranno una danza scientifica, fatta di situazioni immaginarie, che vuole parlare in prima persona e indagare fino in fondo il linguaggio della coreografa stessa, passando al drammaturgo Marco Angelilli (teatro), grazie al quale il corpo continua a parlare, e all’artista e regista cinematografica Viola Pantano (arti visive), che con grande padronanza dei suoi mezzi pratica un raffinato “compositing” per realizzare opere multimediali.

 L’allestimento si fa portavoce di ambientazioni sospese, superfici diafane sono i luoghi che ospitano gli interpreti. Leggero e trasparente è l’immaginario, materico e pesante è l’impatto. Una tendenza intrisa di riservatezza e sostanza. Gatta ci accompagna in luoghi geometrici e lineari, ma dalle sembianze eteree.

31 Gennaio
12:15
Orario Spettacoli

Venerdì ore 21:00

Prezzo Biglietti

Intero: € 18,00
Ridotto: € 15,00

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